venerdì 15 luglio 2016

Dipingere su pasta di zucchero: un doppio percorso

Per quanto possa sembrare scontato per chi mi conosce, dipingere su pasta di zucchero non è stato per me immediato come potrebbe sembrare. Come approccio alla decorazione mi sono appassionata alla pasta di zucchero e alle sue molteplici sfaccettature creative. Con la pasta fra le mani si poteva far qualunque cosa e dunque ho iniziato lasciandomi prendere dalla creatività del momento senza nulla pianificare. Ho provato molte cose e molte tecniche compresa la wafer paper (che la bravissima Lucia Simeone mi ha trasmesso ad un suo corso) , ma alla fine sono ritornata al primo amore: i pennelli. Quasi per curiosità ho provato a dipingere con i colori in polvere a secco perchè in qualche modo mi riavvicinavano al mio modo di illustrare coi gessetti senza dei contorni precisi e definiti.
 Ho partecipato alla Divina Competition 2014 nella quale non ho vinto, ma sono stata notata da Letizia Grella per la tecnica usata, poi Tamara De Lempicka ha fatto il resto fino ad arrivare alla torta che ha vinto il secondo oro assoluto nella categoria Special Occasion a Birmingham 2016. Felicissima del risultato e ancora soddisfatta dello stupore dei giudici inglesi nel sapere che era un lavoro a mano libera.
 Altro discorso per la pittura più classica con l'apporto di alcol al posto dell'acqua. Questa tecnica già mirabilmente vista con Laura Saporiti mi ha attratta successivamente e l'ho applicata ai miei lavori quasi per mettermi alla prova. L'uso dei coloranti con alcol mi ricorda molto l'acrilico in illustrazione, il quale non si tira facilmente come l'acquarello o l'ecoline, ma va lavorato velatura dopo velatura. Quindi tempo e pazienza....non si corre, niente fretta altrimenti si fa il danno!
Ammetto di aver usato molto poco l'acrilico nella mia vita precedente perchè forse sono troppo impaziente di veder finito il lavoro, ma con la pasta di zucchero mi sono armata di buona volontà e ho preso il volo con due lavori molto semplici che mi rappresentano. Uno sul Giappone, paese che sogno da una vita con la Japan Cake e l'altro materializzando il logo Torteintesta.

 A seguire ho provato con lavori più impegnativi come la Torta Autunnale presentata al CDIF 2015, la Torta Botticelli (silver a Birmingham 2015 cat. International) ela torta con le Ninfee di Waterhouse oro in categoria Small Decorative a Birmingham 2016.
 Non so quale delle due mi rappresenta di più, forse la pittura a secco la sento più mia perchè arriva da un percorso che avevo interrrotto precedentemente e che ho recuperato attualizzandolo su quest'arte che amo tantissimo, ma anche la pittura tradizionale mi appassiona molto ed è ora di realizzarla con qualcosa che mi frulla in testa da un po'.
E unirli entrambi? Ne è uscita la Donna con foulardes realizzata con alcol su sfondo decorato a secco.
Esperimento andato a buon fine, ma vedremo cosa riserva il futuro...passione e sperimentazioni faranno il resto e poi....c'è un nuovo progetto nell'aria...se andrà in porto sarà solo un cerchio che si chiude!